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Consolidato Luglio – Acquisito Agosto – Ottobre

Hotel

Il comparto ricettivo registra un luglio 2025 positivo, con un’occupazione in crescita del +2,5% rispetto a luglio 2024, trainata soprattutto dalle due settimane centrali del mese.

L’analisi per categoria evidenzia un andamento differenziato: crescono i 3*-3*S e i 4*-4*S*, mentre risultano in calo le strutture a 2 stelle. Il gap medio tra 3 e 4 stelle si attesta intorno ai 2 punti percentuali di occupazione mensile nel 2025.

La durata media di soggiorno si conferma stabile rispetto al 2024, attestandosi a 7,6 notti complessive. Nel dettaglio:

  • 2* → circa 7,7 notti
  • 3*-3*S → circa 7,4 notti
  • 4*-4*S → circa 7 notti

Un trend che suggerisce una leggera riduzione della permanenza all’aumentare della categoria, probabilmente legata a fattori di prezzo.

Per quanto riguarda i trattamenti, il B&B rappresenta il 35% delle scelte, mentre la mezza pensione raggiunge quasi il 40%. Sul fronte canali di vendita, domina il diretto (oltre il 70% tra offline e sito web). In termini di provenienza, il mercato italiano si conferma predominante, con oltre il 70% delle presenze.

Guardando all’on the book, la situazione è in ulteriore miglioramento: l’occupazione raggiunge il 66% (+4,1 pp), con una crescita particolarmente marcata da oggi fino a metà settembre (incremento medio +10 pp).
Si evidenzia tuttavia la sofferenza delle strutture a 2 stelle per agosto e settembre (ca -6 pp rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), mentre i 4-*4S* registrano un incremento significativo. In generale, la pressione della domanda segna un +9 pp negli ultimi 15gg, indicando prospettive incoraggianti per la chiusura della stagione estiva.

Camping

Il reparto open air segna a luglio un calo di 1,7 pp rispetto al 2024, con una contrazione più evidente nei bungalow e mobile home (-3,7 pp). In termini di vendite, il 2025 vede una maggiore richiesta per tende e bungalow/villette, mentre si registra un calo per le mobile home.

La durata media di soggiorno open air si attesta intorno a 10 notti, con punte più alte per le piazzole (11,3 notti), seguite dalle mobile home (9,7 notti).
Sul fronte provenienze, si osserva un incremento di circa 1 pp della clientela italiana, mentre le altre provenienze restano sostanzialmente stabili.

Dal punto di vista economico, il fatturato open air vede un peso maggiore provenire dai prodotti bungalow e mobile home, che generano la quota più alta di ricavi pur rappresentando solo il 45% delle vendite, a conferma del loro maggior valore unitario rispetto alle piazzole.

Sui dati acquisiti l’occupazione dell’open air segna una crescita complessiva di +4,1 punti percentuali rispetto alla stessa data di osservazione 2024, con un contributo da parte dei bungalow e mobile home (+3,4 pp).
La pressione della domanda risulta positiva: dall’ultimo report si registra un incremento complessivo di quasi +9 pp per l’intero comparto open air.

La durata media di soggiorno è in lieve calo rispetto alla stessa data di osservazione del 2024, coinvolgendo tutte le tipologie di prodotto.

Sul fronte delle provenienze, si rileva una leggera flessione della clientela italiana, mentre i mercati tedesco e austriaco si mantengono sostanzialmente stabili.

Consolidato di luglio, acquisito agosto – ottobre – formato pdf ›

Fonte dei dati HBenchmark