Self check-In: cosa è successo

La decisione del Consiglio di Stato
Sono ammesse tecnologie che permettono un contatto visivo in tempo reale, come:
- videocitofoni e smart doorbell;
- videochiamate tramite app o piattaforme di gestione ospiti;
- sistemi di videocollegamento che consentono la verifica immediata.
In pratica:
- l’identificazione diretta è obbligatoria;
- non serve la presenza fisica del gestore;
- la verifica deve avvenire contestualmente all’arrivo;
- non basta ricevere un documento o una foto senza controllo visivo del volto.
Cosa non è consentito: stop ai self check-in totalmente automatizzati
Rientrano tra le pratiche non conformi:
- accesso con keybox o tastierini per il primo ingresso senza video-verifica;
- codici o smart lock inviati in anticipo dopo il solo invio del documento;
- sistemi che sbloccano l’alloggio in automatico dopo aver raccolto dati o foto del documento.
Il punto non è la tecnologia, ma l’assenza di riconoscimento visivo live prima del primo accesso.
Self check-in automatico vs check-in a distanza: differenza chiave
- Self check-in automatico (non consentito). L’ospite accede in autonomia senza contatto visivo con il gestore, né fisico né digitale.
- Check-in a distanza con controllo visivo (consentito). Il gestore non è presente sul posto, ma vede l’ospite in diretta, verifica il documento e solo dopo abilita l’ingresso.
Keybox, cassette porta-chiavi e smart lock: cosa è (e non è) consentito
Quindi non sono conformi quando permettono il primo accesso senza controllo visivo live; sono ammesse se usate dopo una verifica in tempo reale.
Esempio conforme:
1. riconoscimento dell’ospite tramite videochiamata/videocitofono;
2. verifica volto-documento in diretta;
3. invio del codice o apertura da remoto.
In questo caso la keybox è solo uno strumento logistico, non un’alternativa al controllo.
Tecnologie ammesse per il check-in da remoto
• videocitofoni digitali e smart doorbell;
• videochiamate via app;
• QR code dinamici attivabili solo dopo la verifica;
• sistemi biometrici integrati a un controllo live.
Requisito unico e imprescindibile:
prima del primo ingresso il gestore deve vedere l’ospite in tempo reale.
Comuni e amministrazioni locali: confermato il divieto alle keybox
Le motivazioni più frequenti riguardano:
- sicurezza dei condomìni;
- decoro urbano;
- prevenzione dell’accesso non controllato.
Quindi, oltre alla regola nazionale sul riconoscimento in tempo reale, i gestori devono verificare eventuali divieti o vincoli stabiliti dal Comune in cui si trova l’alloggio.
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