Affitti brevi e Super Green Pass
Come sappiamo, già a partire dal 6 dicembre 2021 il Green Pass “base” è diventato obbligatorio anche per i soggiorni in hotel e strutture ricettive.
Il nuovo provvedimento rende obbligatoria la verifica del certificato “verde” in tutte le attività che operano nel settore ricettivo, senza fare nessuna distinzione tra hotel, residence o B&B e le case vacanza o gli immobili destinati a soggiorni in modalità di affitto breve (questa disposizione è in linea con quelle che sono state emanate da inizio pandemia e che hanno introdotto sempre le stesse misure per tutte le attività ricettive).
Questa nuova misura, introdotta nell’ultimo decreto “anti-covid”, ha generato dubbi e incertezze nei property manager e nei gestori di alloggi e ubicazioni concesse con modalità di affitto breve.
Questi dubbi nascono dal fatto che molti operatori non prevedono l’esistenza di una reception “fisica” per la verifica del certificato, in quanto hanno provveduto ad automatizzare gli ingressi adottando soluzioni che consentono l’accesso agli immobili mediante self check-in. Inoltre, un’altra questione da risolvere riguarda la validità del certificato e l’obbligo di verifica anche durante il soggiorno, nel caso in cui il Green Pass scada mentre l’ospite alloggia in appartamento.
Per il momento comunque, salvo ulteriori chiarimenti da parte del Governo, anche agli host dovrà spettare la verifica del Green Pass dei propri ospiti, secondo le stesse modalità previste per gli alberghi e altre tipologie di attività ricettive.